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Cari DorsoduroForumisti,
è con immenso piacere e malcelato orgoglio che mi accingo a raccontarVi la "nostra" Dorsoduro 1200.
Come più volte affermato, Aprilia legge il nostro Forum sin da quando io e Marzia lo abbiamo messo in piedi. Ne ho avuto la definitiva conferma quando sono stato contattato, e mi è stato proposto di prendere parte ad un loro esperimento mai tentato prima: far provare la nuova DD1200 ad un ridotto e selezionato numero di persone, scelte tra i vari Club Aprilia, al fine di raccogliere opinioni e - nel caso - aggiustare qualche dettaglio prima di far arrivare sul mercato il nuovo modello.
Ho fin da subito aderito entusiasticamente a questo progetto, dichiarandomi disponibile a trovare le persone più appropriate per eseguire il test secondo le modalità che mi erano state prospettate. Un po' di nomi li avevo in testa, ed ero certo che avrebbero trovato la cosa assolutamente eccitante. Così è stato. Ancora elettrizzato per la proposta indecente, ho immediatamente chiamato Destroyer e DoDo84, - miei fidi Moderatori - ed avuta la loro adesione abbiamo identificato insieme gli altri due componenti del gruppo.
Aprilia, nella persona di Andrea (responsabile dei Club) mi aveva assegnato 5 dei 20 "slot" disponibili: ben il 25% di tutte le selle erano state riservate al DorsoduroForum!!! Se questa non è la palese dimostrazione di quanto Aprilia stimi la nostra (a volte insolita) community, non so proprio cos'altro sarebbe! :-)
Pressoché in sincrono con il secondo compleanno del DorsoduroForum (il passaggio all'attuale piattaforma è avvenuto nell'agosto 2008) abbiamo raggiunto e superato la barriera psicologica dei MILLE iscritti. Risultato di assoluto rilievo, ancor di più se si pensa che non siamo un Forum generalista ma abbiamo puntato decisi fin dall'inizio su di una "verticalizzazione" spintissima: UN-SOLO-MODELLO!
Ora la famiglia si è ampliata, e con la presentazione ufficiale che avverrà oggi, 6 ottobre 2010, all'InterMot di Colonia, la DD750 ha una sorellina più grande!
So già che fremete per sapere com'è la nuova nata di Noale. Prima di passare la parola agli Amici che hanno condiviso con me questa fantastica esperienza, lasciate che Vi dia qualche sintetico flash sulle cose che mi hanno colpito di più.
La prima cosa che mi ha impressionato è stata la disponibilità di tutte le persone dello Staff Aprilia con le quali ho avuto a ché fare (Andrea, Umberto e Maura in primis): pur con la più assoluta professionalità, si sono dimostrati premurosi e gentili oltre ogni dire. Siete grandi, ragazzi! GRAZIE!!!
Poi mi ha lasciato letteralmente deliziato l'estrema umiltà con cui tutti gli Ingegneri e Capi-Settore - coloro che hanno seguito il progetto della DD1200 e ne curano i vari aspetti (dal motore alla ciclistica, dal design al marketing, al post-vendita) - hanno attentamente ascoltato i nostri pareri da "uomini della strada". Credetemi: non è facile trasmettere il piacere che si prova nel parlare con chi ha vissuto il progetto di una nuova moto fin dal cosiddetto "foglio bianco", e vederlo appassionatamente interessato a quel che ha da dire uno come noi (con tutto il rispetto, eh? ;-).
Non so se gli siamo stati utili davvero. Lo spero vivamente. Quello che di certo so, è che ho (abbiamo) trovato questa iniziativa assolutamente interessante, e mi auguro che non resti un episodio isolato ma i vertici Aprilia la reputino sufficientemente valida da replicarla in futuro. Un caloroso GRAZIE anche a chi, durante il de-briefing di fine giornata, è stato a sentire i nostri commenti e le nostre critiche.
Fuori da ogni retorica, è stata una giornata stancante ma bellissima. Un'esperienza che mi rimarrà nel cuore.
E' stato divertente vedere me ed i miei compagni di avventura guardarsi intorno come si trovassero nel paese dei balocchi persino nella... mensa aziendale! Sì: pure lì ci si guardava intorno neanche fossimo nel reparto corse! :-D
Quanto alla moto... Che dire?
Hanno preso in maniera SERISSIMA tutte le indicazioni che più volte abbiamo letto sul nostro Forum, ed hanno fatto evolvere un prodotto già ottimo dando quei pochi colpi di lima ce lo hanno reso eccellente. Lasciamo un attimo da parte il motore, che pure non è poca cosa (anzi!) ed analizziamo alcuni appunti sollevati sulla DD750.
- serbatoio piccolo: risolto! Ora è più capiente ma la moto resta ugualmente snella - sella dura: risolto! Quella nuova è più imbottita e comoda. - altezza da terra: risolto! Sempre per merito della nuova sella, un pelo più cedevole, si tocca meglio terra. - stabilità: risolto! Posto che i tanto discussi "sbacchettamenti" sopra i 120Km/h sono più che altro dovuti al pilota ed ai suoi abiti, la DD1200 è di certo più stabile. Merito delle quote leggermente ritoccate, del cupolino ridisegnato ma - penso - anche dei paramani più profilati e che fanno meno "vela" alle alte velocità. - freni: risolto! Nessuno potrà più prenderci in giro con la storia (cretinissima) delle "pinze Cinesi". Inoltre frenano veramente tanto. - trafilaggi dalle vaschette freno e frizione: risolto! Ore ci sono i "bicchierini", che son pur più racing. - rumore del motore appena acceso: risolto! La pompa del liquido di raffreddamento ora usa una catena silenziosa e non più gli ingranaggi, che a qualcuno avevan dato pensiero (solo quello, eh?). - scarico unico: risolto! Ora ci sono due bei "tuboni" e il padellone non c'è più. - cruscotto: risolto! Finalmente chi imprecava per la mancanza dell'indicazione della marcia inserita dovrà star zitto. - adesivi che si staccano: risolto! Quelli sul codone sono sotto trasparente, ed il codone è verniciato (però ora son certo che qualcuno si lamenterà del fatto che non si possono togliere...).
Si sicuro mi son dimenticato di un sacco di altre cosette, ma credetemi: è migliorato TUTTO!
E del motore non ne ho ancora parlato!!! Riguardo a questo lascio la parola ai miei compagni di avventura. Dico solo che è fluido, che sale di giri con veemenza ma resta trattabile pure da un fermone quale sono io. La moto è più stabile, per farla girare occorre un pochino più di mestiere, ma non è certo un difetto e resta sempre agilissima nei cambi di direzione. E' solo più rigorosa.
Il freno motore l'ho trovato meno brusco che sulla 750, cosa inusuale per un motore di questa cubatura. L'esigenza di una frizione antisaltellamento mi par più lontanta.
Le mappe (la R non l'ho proprio considerata) mi sembrano assolutamente centrate e gestibili. La S è migliore che sulla 750, forse per merito del RbW totalmente "riscritto" (deriva da quello della RSV4) e forse per via del fatto che la potenza c'è tutta e sempre, sicché non c'è da fare i salti mortali per "dare la sensazione che..." rendendo l'apertura del gas eccessivamente brusca.
Mi piace, 'sta Dorsoduro 1200. Se risolvo il problema soldi e quello usato, finirò col comprarla!
Ma ora basta chiacchiere. Prima di passare la parola a NOSTRI tester, qualche scatto della giornata.
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La solenne firma di liberatorie e patto di riservatezza nella sede Aprilia a Noale
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Cronaca di una giornata molto speciale
Sveglia puntata alle 4,45, ma l’agitazione alberga in me ormai da molte ore. OK: sono solo le 4 e 30 ma… mi alzo!
Caffè, doccia e in 4 balzi felini son pronto per l’arrivo ormai imminente del mio amico Fabio alias Bibi333. Puntuale come uno Svizzero squilla il cellulare….
Scendi?
Alle 5.00 siamo in auto. Imbocchiamo l’autostrada, euforici e pieni di interrogativi circa quello che la giornata ci riserverà.
Il viaggio procede senza intoppi sino a Calenzano, dove abbiamo appuntamento con Marlon e DoDo84. Arriviamo in leggero anticipo sull’effettivo orario dell’appuntamento ma poco male: si aspetta!
Alle ore 8,30 arriva una scoppiettante Punto nera, con a bordo il capo dei capi, Marlon e il prode DoDo84 alla guida. Saluti ed abbracci, poi lesti trasferiamo i bagagli nella nostra auto e via… si parte!!!
Imbocchiamo la A1 destinazione... ...curiosoni! Lo saprete più avanti!
Il viaggio procede alla grande, si parla si ride e si scherza, si raccontano aneddoti, il tempo corre veloce come l’asfalto sotto le nostre ruote. La compagnia è splendida, il tempo anche, cosa si vuole di più da una giornata che parte con queste premesse??? Un Lucano? Naaa, troppo presto!
Finalmente si giunge alla meta, ad aspettarci, il grande franco100passi, accompagnato dalla sua fida Dorsoduro. Franco sei un grande!
Ok, mentre eravamo fuori si avvicinano due giovani ragazzi, si presentano e ci invitano a seguirli, noi buoni, buoni li seguiamo senza proferir parola.
Ci invitano ad entrare. Accanto alla reception c'è una un ampio spazio all’interno del quale sono parcheggiate tante moto, tutte tirate a lucido. Si respira un’aria di grande professionalità e serietà, ma allo stesso tempo mi colpisce anche la grande familiarità ed umanità con la quale siamo stati accolti.
Ok, penso che ormai avete capito no??
Siamo nella sede storica dell’Aprilia, a Noale.
Per fare cosa, vi chiederete?
Buoni! Andiamo con ordine.
Ci danno i pass e ci portano in una stanza dove ci vengono date informazioni sia sulla loro occupazione in Aprilia, sia sull’Aprilia stessa.
Riempiamo dei moduli, mettiamo qualche firma qui e li…
E finalmente si và! Ma dove???
Sì: siamo stati invitati a testare, in anteprima mondiale, la nuovissima Dorsoduro 1200. Prima ancora che venga presentata alla stampa ed ai tester.
È la prima volta che si cimentano in una simile iniziativa: mettere in mano a degli illustri sconosciuti la nuova moto, per sentire le impressioni di chi la Dorsoduro 750 la "mastica" ormai da più di 2 anni.
Ci accompagnano all’esterno dove ci aspettano, ben allineate, cinque Dorsoduro 1200.
L’eccitazione sale alle stelle, io saltello intorno alla moto cercando di cogliere il più possibile da ciò che vedo, ma l’impresa è ardua, sono molti i particolari che mi colpiscono. Inizio bombardare di domande i due ragazzi, che lestamente rispondono con grande cura e precisione a ogni mio affondo.
Ci scattano molte foto, sia da soli che con le moto, dopo una mezz’oretta di domande e sguardi ammiccanti alla moto, si sente un rumore sordo, il classico rumore di un grosso twin che si avvicina: sento il motore per la prima volta e... Slurp!!
Arrivano i nostri accompagnatori: Il collaudatore della Aprilia che ha seguito la 1200 fin dall'inizio. Uno degli Ing. progettisti del motore della DD e lo sviluppatore/collaudatore della parte elettronica della moto (in particolare del RbW). Due di loro sono alla guida di Dorso1200 allo stato prototipale, e chiuderanno il gruppo di prova.
Piccolo briefing sullo svolgimento della prova e sull’orografia del percorso, che si preannuncia molto divertente. Ci si presenta rapidamente, le solite raccomandazioni del caso e ci scegliamo la nostra cavalcatura, da testare ed apprezzare in ogni sua sfumatura. Chiedo pubblicamente scusa ma i loro nomi non me li ricordo, sono totalmente cerebroleso per l’immagazzinamento dei nomi.
Via si accende il motore, un rombo sordo esce dagli scarichi, colpetto di gas e il motore prende giri lestamente.
Si parte… Yuhuuuu!!!
Prima: apro un pelo il gas e vengo spinto dietro la schiena da una enorme mano invisibile. L'eccitazione sale.
Seconda: la moto prende velocità in maniera fluida, senza un sussulto o una vibrazione, il cambio è un burro, le marce entrano in sequenza senza un’incertezza. Ci facciamo una ventina di chilometri tra paesi sù di una statale, per avvicinarci al nostro "campo di prova". La strada è sgombra. Do gas sono in terza, e la stessa "manona" di prima mi spara in avanti. Quarta: la velocità sale ma manca qualcosa...
Ecco! La spinta contraria del vento!!!
Incredibilmente la pressione è decisamente minore che sulla 750.
Finalmente le tanto agognate curve del "Montello". La nostra guida parte lanciata, io mi accodo, sono in mappa T, il motore è un mostro di potenza, fluidità, erogazione, coppia, allungo, insomma sono vicino ad un orgasmo!
Curva in avvicinamento, entro deciso, la moto è su un binario invisibile, parzializzo il gas, vedo la corda, spalanco la ruota dietro inizia una derapata di potenza di una morbidezza esaltante. Controllo con il gas e la ruota dietro riprende aderenza e quella davanti decolla a moto ancora piegata. Sale che è una meraviglia! metto la terza con la ruota ancora in aria e mi butto in avanti per farla scendere, la prossima curva si avvicina veloce.
A Bibi333 si vedeva il sorriso da sotto il casco integrale: la sua prova si è basata al 99,9% sull’impennata ed in pratica la moto avrà viaggiato forse 20 km su 110 totali, con tutte e due le ruote a terra.
Il collaudatore "cammina forte", ma non posso lasciarlo scappare. Il ritmo è serrato, le curve arrivano una dietro l’altra veloci come un fulmine, stiamo viaggiando come due missili. Guardo lo specchio in un tratto di rettilineo e il gruppo è sparito nel nulla, ci fermiamo per aspettarli e scambio due impressioni con il collaudatore. La ciclistica è migliorata molto, la moto è sostenuta da sospensioni Sachs sia all’anteriore che al posteriore. Il mono è un bel modello con Piggy-Back e molla gialla; lavora in maniera armonizzata con il telaio, filtrando ogni piccola asperità e sconnessione.
Il peso è inavvertibile, sembra addirittura più leggera della 750. Insomma è un vero portento di moto.
Il motore è una inesauribile fonte di potenza: se apri piano è possente ma dolcissimo. Se invece vuoi la vera potenza è lì, a tua disposizione, basta ruotare il gas e ti lancia nell’iperspazio in un attimo.
Ma mai in maniera brutale o scorbutica: resta sempre liscio come l’olio. Se si spalanca in maniera insensata, il cappottamento è inevitabile, si alza di terza di progressione (e vi ho detto tutto!)
La mappa S. Quando ci siamo fermati per prenderci un caffè e scambiare un po’ di impressioni la prima cosa che mi è venuta in mente è di dare un bacio allo sviluppatore delle mappe.
La "S" è una goduria allo stato puro: nessun on-off, nessuno strattone durante la guida e modulabile al millimetro. Insomma una vera mappa S! Con la S la guida sportiva è esaltata ai massimi livelli, sembra uno slogan ma è la realtà.
Si riparte, altra tirata al limite con il collaudatore davanti e io attaccato alle sue terga per non perdere la possibilità di sentire realmente cosa è in grado di fare la nuova DD.
Sono totalmente innamorato di questa moto, è una meraviglia senza punti di critica.
Purtroppo dobbiamo rientrare in sede: la prova è finita. Siamo stati più di 3 ore sulle moto e il tempo è volato, come la ruota davanti di Bibi333.
Lasciamo le "nostre" moto nel piazzale e rientriamo in sede per il de-briefing. Ci aspetta il pool di ingegneri e responsabili di tutti i settori al gran completo, e ci viene consegnato un questionario sul quale assegnare un punteggio a tantissime componenti della moto.
Sbrigata questa formalità, si comincia la chiacchierata. Prima ci vengono fatte delle domande dirette, poi ci danno la parola chiedendoci di parlare liberamente di quello che ci è piaciuto e sopratutto di quel che non ci ha convinti.
Ognuno dice la sua mentre si spizzica un buffet offerto gentilmente (come il pranzo, alla mensa Aprilia) e si discute su questo e quello, su cosa mettere e cosa no sulla Dorso 1200. Insomma: una bella ora di confronto serrato, molto intensa ed interessantissima.
Ma ormai s'è fatto tardi. Sono le 19 e la strada che ci divide da casa è molta: 570 km.
Ci salutiamo con tutto lo staff, che ci ringrazia per la nostra disponibilità (e noi per la loro fiducia nei nostri confronti).
Risaliamo in auto, con una lacrimuccia che ci solca il volto, pensando a tutte le emozioni provate durante tutta la giornata...
A presto, DD1200 ;)
Grazie Aprilia.
Grazie ragazzi! E' stata una giornata memorabile.
Destroyer ammira i dettagli della DD1200 (non somiglia a Vale prima della gara? ;-)
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Un giorno di settembre squilla il cellulare...
Marlon... Io rispondo che... lavoro!
Aprilia ci ha invitati a provare la DD1200 in anteprima, persino prima della stampa, insieme ad altri Club Aprilia... Sul momento non so cosa dire, ma alla fine decido per il sì.
Mi sveglia presto, incastro la tuta ed il resto in un borsone, e corro a Prato. Un traffico della Madonna! Qualche ringraziamento in aramaico agli automobilisti padroni delle strade, e arrivo da Marlon. Presto, che gli Amici ci aspettano!
Scambio di abbracci, battute, regali e, dopo aver caricato tutti i bagagli, partiamo alla volta di Noale. Viaggio interminabile nella pur comoda Bibi-car, a causa dei Velox e del Tutor. Arrivati a Noale, lungo un viale alberato dove non te l'aspetteresti (immaginavo una fabbrica nel mezzo al nulla) la vetrina molto curata della Mamma!
E' Francoooooooooooooo! Giriamo la macchina e dopo aver fatto conoscenza con Frank, Andrea e lo staff Aprilia andiamo da Fiore.
pavimento lucido e pulitissimo, ogni attrezzo al suo posto... 3 RSV4, una RSV e una kaked Jap. Partiti i due collaudatori con le RSV e Fiore è tutto nostro.
Chiacchere fra amici, consigli per la moto di Bibi che è ferma da un secolo e poi via, che il tempo stringe. Pranziamo in mensa, con chi Aprilia la vive per lavoro, e respiriamo passione. C'è tensione per il week-end: si sente odore di titolo mondiale piloti e ne parliamo mentre si pranza.
Mi vesto insieme agli altri, e andiamo a prendere possesso (temporaneo, purtroppo) dei cavalli: 130, mica pugnette.
La memoria corre alla prova della Ducati HM 1100: come sarà questo nuovo mostro??? Sembra uguale alla mia, ma non lo è...
L'avantreno non mi dà feeling; sarà colpa delle Dunlop Qualifier? Però c'è anche dell'altro: è più maneggevole della mia! Ed il peso... dov'è???
La sella è più morbida persino di quella Gel che ho sulla mia.
Potenti e modulabili entrambi. Le sospensioni sono migliori di quelle originali della 750 "base", ed il motore... Sbav!!!
1^...sù 2^...sù 3^...con un colpo secco... sù!
Il collaudatore a capo del gruppo ci porta verso il Montello e altri posti di cui ho dimenticato il nome. Nei cambi di direzione è velocissima, e il motore sempre pronto anche con marce alte. Percorro quasi tutto in 3^ e 4^, ma provo tutto. Le riprese in tutte le marce, le scalate per testare il cambio... Tutto bellissimo!
Ci fermiamo per un caffè (offerto dai collaudatori...) e mi accorgo di aver perso un contrappeso. Mannaggia! Uno di loro mi dà gentilmente il suo, e ripartiamo. Dopo aver parlato con gli altri provo a forzare un pò di più, ed effettivamente vado meglio. Ma non come con la mia, che calza "scarpe" Bridgestone.
Vabbé.
Ci cambiamo ed andiamo a riempire un questionario sul prodotto da noi provato. Poi inizia una discussione (sembra di essere nel forum) con i presenti: noi, i collaudatori, i responsabili di prodotto, marketing, post-vendita, club...
Bellissimo! A Calenzano ci salutiamo con Bibi e Destro e riaccompagno Marlon a casa sua.
DoDo84, già intutato, è pronto a partire per il test
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Driiiiinnn... Driiinnnnnnn...
Bibi: "Pronto?" Destro: "Ciao sono Cri" Bibi: "Dimmi!" Destro: "Ti va di andare a Noale a provare la DD 1200?" Bibi: "Ah! Ah! Ahhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!" Bibi: "Ma che dici? Ancora deve uscire! La devono testare!" Destro: "Appunto: facciamo un pre-test" Bibi: "E quando sarebbe?" Destro: "il 21" Bibi: "Sì... Ops! Lavoro, caz...! Grrrrrrr! Ma fa nulla: mi metto in malattia! Ci sono!"
Ed eccoci a martedi 21 settembre.
Ore 4:00 Mi sveglio. Ovviamente in anticipo di 45 minuti sulla sveglia (erano di più, ma sembrerei ancora più esaurito se dicessi la verità!). Piccola colazione, prendo la maglia, sotto tuta, calzini lunghi, e via! Scendo nel box e carico in macchina tuta, stivali, casco integrale e doppio paio di guanti. ore 4:57 Esco dal garage per andare a prendere il Destro nazionale, che mi vede arrivare inevitabilmente in netto anticipo rispetto l'appuntamento. Baci, abbracci, carica il suo valigione in macchina e via tangenziale saliamo sull'autostrada verso Firenze per arrivare a Calenzano, dove dovrebbero attenderci l'amministratore Marlon e il Moderatore DoDo84. Appuntamenteo previsto ore 8:30 ma si arriva in leggero anticipo.
Destro: "ho fame" Bibi: "anch'io!"
Si cerca un bar, ma... in quel posto del tubo (Carrefour N.D.A.) non ce ne sono! Abbiamo faaaaaameeeeee!
Si attende l'arrivo dei nostri amici, che finalmente vediamo a bordo della Black Car di DoDo. Saluti, abbracci e si trasferisce il loro bagaglio nella mia macchina. Ma???!!! Che ti tira fuori il DoDo? Ma daiiii!!! Che belle! Le indossiamo subito?
Il mega moderatore DoDo ha fatto fare delle polo personalizzate per l'evento, con tanto di scritta dorsoduroforum e il NickName di ciascuno di noi! Troppo figo sto ragazzo!
Via si riparte. Non vediamo l'ora di arrivare a Noale, dove ci attenderà Franco100passi. Ci prefissiamo di arrivare presto, in anticipo sull'appuntamento con Aprilia, per poter fare una capatina dal nostro "meccanico-di-fiducia": il mitico Fiore!
Ore 11 e qualcosa Si arriva a Noale e, nel percorrere la strada che ci porterà da Fiore, si passa davanti ad uno strano stabilimento con scritte APRILIA in ognidddddove (chi lo diceva? Non ricordo). Hei! C'è una DD ferma, lì davanti! Maaaa... E' Fraaaaaaanco!
Ahahahhahahahaha: si riconosce subito la moto.
Rapida inversione di marcia e via, davanti allo stabilimento Aprilia. Ci si saluta con il Franco e decidiamo di andare insieme a salutare Fiore. Rapidamente dato che Andrea, Umberto e la dolce Maura - nostri referenti/interlocutori per l'evento, che avendoci visti arrivare eran già scesi per i saluti - ci invitano a mangiare in mensa Aprilia.
Beh! Bell'ambiente! Si respira un'aria "motociclistica" come da nessun'altra parte.
Ma facciamo un passo indietro.
"OFFICINA DA FIORE"
Il "Tim Tim", razza di navigatore estinto di DoDo ci guida verso la meta, ma dopo 500metri... si sente un rombo fin troppo familiare alle orecchie di noi automobilisti momentanei: Cacchiooooo! Sono loro! Eccole 5/6 DD 1200 che ci sfilano nell'altro senso di marcia. Scatta il panico in the car! Mhuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahua
Ma proseguiamo col racconto. Parlavamo di Fiore. Passando dalla strada principale appena si nota: devi sapere che è li. Io guidavo e non ho visto il cartello Aprilia appeso sulla finestra dell'officina.
Un gioiello!!! Pulizia da sala operatoria, solo tre moto all'interno. Ma che moto! Tre RSV4 di cui una Pronto-Pista: spettacolo!
Ci vede, finisce di istruire sulle modifiche apportate alle moto i due collaudatori che devo testare quei mostri, ed eccolo tutto per noi. Scambiamo qualche battuta e, ovviamente, si parla di... ...di cosa abbiamo parlato??!!! Ahahahahahahahha!!! Inevitabilmente di moto!
Con i tempi siamo strettissimi, per cui ci si saluta e torniamo quei 2 km indietro per andare in mensa.
Ed eccole li, di fronte alla sede Aprilia, le moto che dopo poco saranno sotto i nostri culi! Non-vedo-l'oooooraaaaaaa!!!
Le guardiamo, le spulciamo in ogni minimo particolare per carpire dove e quali modifiche ci sono oltre a quelle già note, ed ecco Andrea, Umberto ma... non c'è la Maura! (Oh, Franco! Tira subito fuori la Maura eh? Ah! Ah! Ah!)
Ancora due chiacchiere e poi via alla mensa aziendale. Facciamo la fila ed io... sempre il solito! La signora di fine bancone Self-Service mi dice un po' seria: "Lei avrebbe preso un contorno in più!" Ma sorridendo continua: "...va bene... Per questa volta va bene lo stesso!" (ci sarà anche una prossima? :-) Educatamente ringrazio.
Si mangia e poi via, verso la parte burocratica che ci aprirà le porte ad un'esperienza unica.
Come da prassi ci spiegano il funzionamento dei vari comandi: manopola destra acceleratore e leva freno... Ahahahahahahahahhahahahahahah (sto scherzando!)
Inizia la vestizione. Ci infiliamo Tute o giubbotti e le protezioni varie. Purtroppo, dato che è una cosa che siam tenuti al più stretto riserbo, non possiamo fare foto né filmati. E Franco già si mangia le mani...
Arrivano i nostri accompagnatori: uno sviluppatore dell'elettronica, l'ingegnere motorista Marcello, ed il collaudatore-apristrada. (non ricordo i nomi, Marlon, mettili tu se li ricordi: non vorrei lasciar fuori nessuno)
Via! Si parte! L'accendiamoooooooo??? Start... Il rumore cupo fa capire che c'è della sostanza. Regolo leva frizione e freno e ci salgo. Il serbatoio è più largo e la seduta più comoda. L'imbottitura della nuova sella, più morbida, mi fa arrivare più agevolmente i piedi a terra: sarà contento l'1,75 che tocca con la punta del piede (Terrier dai, che è più maneggevole della 750 ;-)
Le moto che useremo non sono fortunatamente corredate né di A.B.S. né di Traction Control. Bene! Nuda e cruda come piace a me! Partiamo in direzione Montello. Ci dicono che per arrivare nel tratto guidato occorre attraversare per circa 30km aree urbane. Saranno quelle che Marlon ha sarcasticamente denominato "metropoli tentacolari" quando, guardando il paesaggio intorno a Noale, stavamo arrivando in zona? Non ci demoralizziamo: si parte!
Bellissima giornata di sole e caldo a sufficienza da farci sudare nelle nostre tute di pelle... ma a noi piace: fa parte di noi. Tra un trattore e uno scuola bus il passo incominciamo ad allungarlo. Iniziamo a prendere confidenza con il mezzo. Fa forca fa il suo porco lavoro a meraviglia, mentre ho poco feeling con le gomme in dotazione, sopratutto con l'anteriore (sempre le solite Dunlop).
Si inizia gradualmente ad aumentare la rotazione del polso destro. Ed ecco il Bibi che è in me: Rettilineo 1^ 2^ 3^... Non resisto: provoco un on/off e spalanco! ......HAHAHAHAHAHAHHHAAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHHA...... LA MOTO SALE A CANDELA E BUTTO LA 4^!!!
SPETTACOLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Dio che motore!
Ma andiamo avanti. Iniziamo a salire e prendiamo per Montebelluna. Presente la canzone "vieni... c'è una strada nel bosco... il mio polso conosco" :-) L'apripista si ingarella con Destroyer, che non lo molla ed anzi lo scavalca. Hehheehhehe! Forse non si aspettava uno scalmanato così! Io li seguo, ma poi visto la mia ancora poca fiducia nei confronti dell'anteriore faccio passate Franco100passi, che è li dentro il mio specchietto. Poi mi spiegerà che non voleva passare per vedere lo spettacolo della DD in MonoRuota, cosa che è capitata anche con Marcello (l'ingegnere motorista al quale ho dato molta soddisfazione, a suo dire). Quel che è certo è che io... mi sono divertitissimo!
Continuiamo per questa splendida strada, con curve infinite alternate a rapide "esse" da paura. Ovviamente la strada non la conosciamo minimamente quindi smanettiamo ma sempre nei limiti. Anche perche il mezzo lo conosciamo come ciclistica ma non sappiamo ancora cosa ci si può tirare fuori da quel motore che inizialmente sembra sornione, e quindi fino a dove possiamo spingerci. Le curve continuano il feeling aumenta e spingiamo. Il motore tenuto allegro in entrata di curva derapa, quindi bisogna dosare bene. Ecco una bella esse destra-sinistra: sono in 4^, scalo una marcia, si scompone un pochino in frenata, ma volevo sentirla andarsene un po'... destra, sinistra, apro... evvvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiii: eccola li che si mette dritta! Quanto mi piace! Ha un'accelerazione molto garbata, non strappa non è scorbutica come la nostra 750 (Terrier è molto più gestibile! Di sicuro provandola sarai concorde con me). La mappa "S" è un burro, FINALMEEENTEEEEEEEE: GESTIBILISSIMA, SFRUTTABILISSIMA MA ANCHE... MONORUOTISSIMA ehheheheheh! Come apri va su dritta!
La frenata è spettacolare: Brembo si fa notare/sentire. Il posteriore devo dire non l'ho usato molto, ma mi è sembrato molto progressivo e anche lui gestibile.
Pausa caffè con scambio di impressioni. Siamo tutti concordi: "MADONNA CHE MOTO!" Ma ovviamente stiamo provando una moto tarata nelle sospensioni abbastanza neutra, cioè con le regolazioni perfettamente al centro. Destro vorrebbe fare un setting ma fa nulla, va bene lo stesso. L'idea già a metà giro ce la siamo fatta. Dai che abbiamo voglia di moto!
Si riparte. Ripercorriamo la strada fatta all'andata. Nel bosco aahahhuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu scappano anche i lupi!
Peccato che stiamo al ritorno, ma... ...devo ancora fare una cosa che non ho avuto tempo di fare prima: una pinna a lunga percorrenza!
Bivietto, giriamo, scopriamo un bel dritto abbastanza isolato e... si ci siamo! (e qui lo zio Franco si stava mangiando le mani non potendo documentare la cosa)
Butto la seconda ed alzo, metto la 3^, modulo un po' con l'acceleratore, faccio abbassare la moto, ma sta scendendo troppo e riapro... Urca che progressione! Si rimette a candela! Evvai! Metto la 4^ e do un occhio al contachilometri: son sopra ai 150!
Può bastare. Che bello... motore tondo, gusto pulito.
Si spezza il gruppo. Mr. Marlon, aprendo troppo la manetta, non si è reso conto di aver seminato tutti e quindi si rientra in sede in due gruppi separati.
Prima di posare le moto che ci hanno regalato emozioni indimenticabili, diligentemente le riforniamo di carburante per lasciarle ai posteri come le abbiamo trovate. Facciamo una piccola pausa per riprenderci e darsi una sistemata, poi riunione con il personale Aprilia per capire cos'è che è OK e cosa non va sulla moto. Dhe dovranno a breve presentare al pubblico esigente che siamo. Quindi facciamo, dopo uno spuntino fantastico che era li ad aspettarci, un resoconto e una bella chiacchierata con i responsabili dei diversi settori della moto. Beh! Qui mi si ammoscia il racconto perché siamo quasi ai saluti. La giornata è finita, ma ci aspetta una lunga scarpinate (tra l'altro in macchina). Franco rimane a dormire in zona mentre noi ci accingiamo a tornare a casa. Sono ormai le 19:30 di una fantastica splendida giornata che difficilmente dimenticherò.
Le tappe sono quelle dell'andata: a Calenzano si salutano gli amici per proseguire verso Roma, dove arriveremo verso l'una.
UN GRAZIE A CHI MI HA INVITATO! UN GRAZIE A CHI CI HA INVITATI!Anche Bibi333, come DoDo84, è pronto per il test
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Franco100passi
Esteticamente le linee più arrotondate rispetto alla 750 le conferiscono un aspetto più maschio.
Nota negativa è la mancanza di appigli (leggi "maniglie") per facilitare lo spostamento della moto a mano.
Appena accesa si sente un rombo pieno ed appagante. In moto si avverte subito il sostanzioso aumento di coppia, e dopo pochi Km avevo già deciso che il 1200 sarebbe stata la mia prossima moto!
Arrivati sulle montagne ho avuto modo di constatare l'ottimo lavoro che è stato fatto per mantenere la stessa maneggevolezza della 750. Il motore riprende senza strappi già sotto i 3.000 giri, e sale con una progressione entusiasmante.
Una curva cieca e l'immediato STOP a pochi metri mi ha permesso di verificare i freni: modulabili ed all'occorrenza di notevole potere frenante. Il deflettore incorporato nel cupolino fa veramente un ottimo lavoro: pur passando varie volte i 150 km/h, anche stando a busto eretto, non si sente il tipico "muro d'aria" di tutte le naked, che non hanno una protezione aerodinamica sufficiente quando si passano i 120 km/h.
La buona asfaltatura delle strade percorse non mi ha permesso di scoprire eventuali magagne delle sospensioni. Il cavalletto laterale ha la stessa difficoltà di apertura della sorella minore. In sostanza... una gran bella moto: equilibrata e cattiva! Si parte!
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Queste le mie impressioni, raggruppate logicamente, partendo dalle impressioni generali.
motore stratosferico, ottima ciclistica e freni, comodità di seduta migliorata, maggiore stabilità sul veloce e linea rimasta snella come nella 750. Sicuramente non è una moto per tutti: gli sbarbatelli esaltati si farebbero del male. Bisogna conoscerla per poterla sfruttarla bene. Però un paio di virgole in accelerazione con fumata bianca me le sono fatte :D
MOTORE: Da verificare i consumi reali, ma andando tranquilli, con quella coppia, secondo me potrà avere anche consumi turistici. Per divertimento penso abbia poco senso sottilizzare sui consumi.
Una goduria, insomma! E' il motore che mancava un po' alla 750, e farà vedere i sorci verdi a KTM e Ducati.
Il freno motore mi pare
minore rispetto alla 750, cosa che ti permette di usare la stessa
marcia per tornanti e curve in sequenza La frenata è potente e modulabile, e non mi ha fatto sentire il bisogno di avere pompe radiali. Sarà merito delle pinze Brembo e dei dischi nuovi...
Passando dalla 750 a questa bisogna prima capirla e poi guidarla nel modo giusto. La 750 la comandi come un giocattolino, questa un pelo meno... Ma mi hanno detto che è stata una precisa scelta di Aprilia per renderla più stabile nel veloce: si nota infatti l'angolo diverso del canotto di sterzo. La minor maneggevolezza è compensata dal motore, che in uscita di curva aprendo il gas rialza la moto velocemente.
Ma se ci fosse, male non farebbe.
Infine i tubi del radiatore dell'olio non sono bellissimi come passaggio e colore. Farli neri?
Brutto esteticamente e non in armonia con il blocchetto di sinistra. Sarà qualitativamente migliore ma è poco pratico essendo distanziato dalla manopola (e meno bello esteticamente).
Purtroppo per chi è alto, rimane un po' difficile riuscire ad inserire le gambe sotto il serbatoio.
Bene, anche se non è fondamentale. IN CONCLUSIONE: potrebbe essere la mia prossima moto!!!
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Ecco il team DDF e le nuove DD1200!
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Qui, invece, la foto di gruppo con parte dello staff Aprilia
Un grossissimo ringraziamento ad Aprilia, al Gruppo Piaggio e sopratutto alle persone che hanno creduto in questa iniziativa e ci hanno dato modo di prendervi parte.
Marlon
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